RosaneroHub – Bani, il pilastro in bilico: forza, esperienza… e un fisico da preservare

Il Palermo punta sull’esperienza del centrale. Ma l’ultimo stop muscolare apre nuovi interrogativi

Il Palermo ha puntato su Mattia Bani come uno degli elementi chiave della propria retroguardia. Arrivato a settembre da svincolato, dopo essersi liberato dalla sua ex squadra, il Genoa, il 31enne difensore centrale rappresenta l’ingrediente esperto che mancava — ma le sue fragilità fisiche rischiano di diventare un nodo delicato.

🛡️ Il valore dell’esperto

Bani, nato il 10 dicembre 1993, alto 1,88 m, è un centrale con un curriculum importante. Ha militato in Serie A e Serie B, arrivando al Palermo con l’etichetta di leader difensivo: un giocatore che conosce il mestiere, ordinato, forte nei duelli aerei, capace di guidare dalla linea dietro. Il club ha ufficializzato la sua presenza con un contratto importante, segno evidente della stima riposta in lui.

⚠️ Ma anche fragilità da gestire

Proprio questa esperienza entra oggi in tensione con un problema che sta diventando ciclico: gli infortuni muscolari. Lo scorso 4 ottobre, durante la trasferta contro lo Spezia Calcio, Bani ha dovuto uscire al 21’ del primo tempo per un guaio muscolare. Pochi giorni dopo, report medici parlano di “elongazione al flessore della gamba sinistra”, con stop stimato di circa un mese.

In un reparto costruito per alzare il livello difensivo del Palermo, dover fare a meno del proprio pilastro significa ridurre la complessità tattica e la continuità che un tecnico come Filippo Inzaghi richiede.

💗 Quando c’è, si sente

Il Palermo ha subito solo una media di 0,9 gol a partita con Bani titolare, contro 1,8 senza di lui.Un dato che racconta meglio di mille parole quanto pesi la sua presenza. Oltre alla fase difensiva, la sua leadership è un riferimento anche per i compagni: gestisce i movimenti, alza i tempi della linea, guida l’impostazione bassa con calma e precisione.

⚔️ Inzaghi ci crede

Per Inzaghi, Bani resta un punto fermo. Il tecnico ne apprezza la maturità, la personalità e la capacità di dare ordine anche nei momenti di caos. "È uno di quelli che serve per costruire una squadra vera" avrebbe confidato a chi gli è vicino.

Ma adesso serve che anche il fisico lo segua, perché il Palermo non può più permettersi di perderlo. Proprio per questo motivo, in vista del mercato di gennaio, la società potrebbe cautelarsi con l’arrivo di un nuovo difensore, un profilo affidabile che possa garantire continuità e tenere alto il livello del reparto in caso di nuovi stop. Sarebbe una scelta di buon senso, per non trovarsi nuovamente scoperti in un momento chiave della stagione.

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